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La lista degli stronzi | John Niven

di Sara Borgio



A quanto pareva c’era stato un bel testa a testa per decidere se, a succedere al padre, a continuare la dinastia, ci sarebbe stata Ivanka o Don Jr. Il figlio Don Jr andava forte con la base, con i fanatici, ma Ivanka aveva il potenziale per attirare più votanti inverti, più donne e più gente con la laurea (ok, non molta, ma comunque).


La lista degli stronzi è l’ultimo romanzo di John Niven, approdato in libreria nel luglio 2020: tempismo perfetto per i lettori amanti del pop come me che sono andati alla ricerca di un libro da portare in vacanza sotto l’ombrellone.


Avendo già letto due dei suoi romanzi - tra cui A volte ritorno come da programma 2019/2020 dei Lettori di Via Cavour - mi sono approcciata al titolo con cieca fiducia senza leggere nemmeno la quarta di copertina. Mi aspettavo una storia che, ispirandosi alla “lista dei nemici mortali” di Sheldon Cooper (se non sapete di cosa parlo, dovete assolutamente recuperare la visione di The Big Bang Theory), fosse un modo per l’autore di togliersi qualche personale sassolino dalla scarpa con il pretesto della finzione letteraria.


E invece no. Niven va oltre in modo geniale.


Stati Uniti d’America, anno 2026: Ivanka Trump è la prima Presidente donna e raccoglie l’eredità del conservatorismo e nazionalismo dei due mandati del padre Donald, ancora osannato come una celebrità dall’americano bianco medio.


Frank Brill, il protagonista del romanzo, dopo una vita di disgrazie scopre di avere un cancro e gli vengono diagnosticati solo pochi mesi di vita. Contrariamente a quanto ci si aspetta, Frank coglie l’occasione per portare a termine la sua ultima impresa, ovvero vendicarsi delle persone che, direttamente o indirettamente, hanno contribuito agli eventi drammatici che hanno colpito i suoi affetti. Attraversando il Paese alla caccia dei cinque “Stronzi” della sua lista, durante il viaggio di Frank scopriamo i retroscena della sua storia e i motivi per cui ha deciso di portare avanti la sua vendetta, pianificata negli anni con minuziosa precisione.


Il romanzo ha una serie di pregi. In primis la scrittura di Niven è scorrevole: per il lettore è facile sfogliare le pagine seguendo la storia senza fatica. In secondo luogo l’autore, con il pretesto della finzione della storia, mette all’attenzione del suo lettore temi chiave della politica statunitense attuale tra cui armi, aborto, parità di genere, immigrazione e suprematismo bianco.


Ma se Ivanka attaccava a parlare dei diritti delle donne o cercava di ingraziarsi troppo la comunità Lgbt, c’era sempre bisogno di qualche rattoppo

L’immagine degli Stati Uniti che il lettore trae dal romanzo è tutt’altro che positiva, considerando soprattutto che la storia è ambientata sì nel futuro ma anche che il 2026 è più che prossimo. Il maschio bianco, etero, repubblicano, con la pistola nel cassetto e che gioca a golf è l’unica tipologia di cittadino che può sentirsi a suo agio nella società raccontata da Niven. Oggetto della satira politica è l’esasperazione di quanto sta già accadendo oggi ma, purtroppo, rimane sempre un dubbio: e se accadesse davvero?




 

VOTO: 4/5


Qualche informazione utile…

Titolo originale: The F*uck-it list

Casa editrice: Einaudi

Anno di edizione: 2020

Pagine: 240

Prezzo: 17,50 €

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