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Il libro del mare | Morten A. Stroksnes

di Mattia Bertani


Sei mai giunto alle sorgenti del mare e nel fondo dell’abisso hai tu passeggiato? (Giobbe, 38:16)

L’amicizia è un valore importante, per alcuni il più importante, e quando si ha in progetto un’avventura un po’ folle non ci si può rivolgere che al proprio migliore amico, perché solo lui potrebbe capire il senso di quest’avventura, anche se di senso forse non ne ha.


Nel mare intorno alle norvegesi Isole Lofoten vive lo Squalo della Groenlandia, il vertebrato più longevo del pianeta, una delle più grandi specie di squalo, dagli occhi luminescenti e dalla carne tossica.

Morten e Hugo sono due grandi amici e hanno un sogno: catturare lo Squalo della Groenlandia.

Per loro questo animale quasi mitico è un’ossessione e catturarlo è la loro grande avventura. Solo che il primo è uno storico, giornalista, fotografo nonché autore del libro, e il secondo è un eccentrico pescatore-artista, non proprio il migliore equipaggio per un’impresa degna di Melville; il loro mezzo è un piccolo gommone e il loro strumento di caccia sono quattrocento metri di lenza, un equipaggiamento non proprio paragonabile al Nautilus di Jules Verne.

Il libro ci racconta la loro ambiziosa avventura e l’autore e protagonista non lo fa scrivendo un romanzo ma un saggio narrativo, cogliendo l’occasione di questa impresa per raccontare non solo la sua amicizia con Hugo ma anche la storica amicizia tra l’uomo e il mare, e riuscendo a instaurare anche una sorta di amicizia tra autore e lettore.


La loro impresa è narrata nel corso delle quattro stagioni e vediamo il mare cambiare in questi periodi, passando dal tranquillo mare estivo al minaccioso mare invernale; e col cambio di stagione vediamo anche mutare l’amicizia tra i due protagonisti, fiduciosi all’inizio e frustrati nel finale, prima entusiasti dell’avventura e poi quasi respingenti fra di loro.

E in ogni stagione l’autore approfondisce vari temi a lui cari, allargando sempre il suo punto di vista: prima il mare, esaltando il mondo naturale che tanto ha alimentato la letteratura antica e moderna; poi le Isole Lofoten, raccontando di usi e di parole della sua lingua quasi desuete; proseguendo con la Norvegia, descrivendo la sua economia vecchia e nuova; alla fine esaltando l’immagine del Nord, terra lontana e mitica per gli antichi, e descrivendo il Mondo nella sua complessità geologica.


Filo conduttore degli argomenti trattati è il rapporto uomo-mare, un’amicizia difficile perché il mare ha dato vita all’uomo ma può esserne anche causa di morte, e la morte in mare è addirittura la peggiore: i morti in mare muoiono due volte, non solo perdono la vita, ma il loro corpo non viene più ritrovato. Il mare è fonte di vita, l’acqua è archetipo positivo, ma mai sottovalutare il mare, con lui l’amicizia è purtroppo impari.


Come l’amicizia tra Martin e Hugo incontra periodi alterni e come quella tra uomo e mare non è affatto facile, anche il rapporto autore e lettore è altrettanto problematico: la lettura del libro non è sempre del tutto lineare, le divagazioni storiche, letterarie e naturalistiche spesso arrivano quasi all’improvviso durante la narrazione dell’avventura in mare e non sempre paiono concatenate. Proprio come una serata tra amici: si inizia a parlare di un argomento, senza accorgersene si passa ad un altro, per concludere poi la serata parlando di tutt’altro. Questo però può avvenire solo tra amici, e non è detto che autore e lettore diventino amici fin da subito.


Lento e paziente, il mare continua ad arrotolare le sue onde, come ha sempre fatto prima che noi esistessimo e come continuerà a fare per molto ancora quando non ci saremo più.

Martin ci propone una lunga riflessione sulla storia dell’uomo, del mare e della natura, e del rapporto atavico tra uomo e mare, che è più intimo di quanto si possa pensare.

L’essere umano, come tutti gli esseri viventi, è venuto dal mare, un po’ di mare alberga in lui, e quindi, quando noi non esisteremo più, continueremo comunque ad esserci attraverso di lui.



 

VOTO: 3,5/5


Qualche informazione utile…

TITOLO ORIGINALE: Havboka

CASA EDITRICE: Iperborea

PRIMA EDIZIONE: 2017

PAGINE: 330

PREZZO: 17,5 €


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