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Lonesome Dove | Larry McMurtry

di Ellis Bottazzo



È un grosso errore andare di fretta. - Perché? - Perché la nostra destinazione è la tomba. Chi va di fretta di solito ci arriva prima di chi procede con calma.


Come amo spesso dire: adoro chi si mette a scrivere quando ha qualcosa da dire.

Lo affermo e lo sostengo.

Ma.

Fin da piccoli siamo sempre stati sedotti da quelle storie che ci vengono presentate come avvincenti e spudoratamente esplosive, dove l’evolversi degli eventi è la caratteristica fondamentale che ci tiene incollati alle pagine e dove, a dire il vero, spesso alcune scelte compiute dai personaggi appaiono illogiche o prive di senso pratico, ma viste le esigenze di trama (espressione che, per lo meno a me, fa storcere il naso) si tende spesso a tollerarle.


Quando ci si approccia a un romanzo come quello che sto tentando di recensire, bisogna rendersi conto che il lettore, tra le altre cose, ha anche delle responsabilità: ad esempio, quella di prendersi del tempo, e di fidarsi.

L’acquisto e successivamente la lettura di un libro è di per sé un atto di fiducia, in primo luogo, se non nella copertina o nell’abstract del libro stesso, nell’amico che ce l’ha consigliato, o nella recensione che abbiamo letto nel nostro blog letterario preferito. In secondo luogo, quando si ha il libro tra le mani, a mio avviso va riposta un minimo di fiducia nell’autore stesso. Se questa fiducia viene tradita, abbiamo perso del tempo, che è l’unico asset veramente suscettibile di valore in questa vita.


Nella lettura di Lonesome Dove è fondamentale, almeno nelle prime fasi, la fiducia nell’autore. Sarebbe troppo facile dire che la storia fatica a decollare o che nelle prime pagine non succede nulla, anche perché l’ambizione dell’autore in questo caso è proprio quella di spiegare al lettore la maturazione di una scelta di vita che cambierà inevitabilmente quanto drasticamente il destino dei personaggi, e scelte di questo tipo non sono mai prese a cuor leggero da una persona normale che di professione non faccia il supereroe.

Siamo nel 1860, Texas, ai confini con il Messico. Il tempo si è fermato in quell’agglomerato di case che viene chiamato Lonesome Dove. Strade polverose, un saloon, una manciata di cavalli, un paio di rangers ingrigiti che si sono riscoperti allevatori di bestiame.

Si scivola fin troppo facilmente nella poesia di questi luoghi, con il Rio Grande e il chaparral a fare da cornice, e quasi si respirano gli spazi aperti. Encomiabile in ogni fase del romanzo la maestria nelle descrizioni, oltre che decisamente divertenti gli scambi di battute tra i personaggi, aspetti che sono valsi a questo romanzo il Premio Pulitzer per la narrativa nel 1985.

In quel pezzetto di America, la guerra civile è finita da un bel pezzo, e forse sono finiti anche gli indiani, i banditi messicani hanno capito che è meglio non farsi vedere su quella riva del Rio, e quindi non c’è molto da fare se non giocare a carte, bersi un bourbon all’ombra, contemplare l’orizzonte e la polvere nel silenzio perenne, rotto solo da qualche cowboy sgangherato che passa da quelle parti, laddove per cowboy si intende esattamente quello che è in realtà: un lavoratore dedito allo spostamento e al pascolo del bestiame, che raramente ha a che fare con la fondina di una pistola.

Ma qualcosa sta per cambiare, l’arrivo in paese di un vecchio compagno dei due ex rangers protagonisti e il suo racconto di una valle incantata su a nord nel Montana, dove tutto è verde e le vacche ingrassano a vista d’occhio, accende una lampadina nella testa di qualcuno, e Lonesome Dove viene colta da una straordinaria frenesia mentre fervono i preparativi.


Si parte o non si parte?

La scelta è tutta lì. Perdere quel che si ha di certo, anche se non è poi molto, in nome di un sogno, un’idea, una terra mai vista, citata un giorno da un vecchio amico.

Se non è fiducia questa...

Beh, io mi sono fidato di Larry McMurtry, consegnando a queste quasi mille pagine molte ore del mio tempo, e sono stato ripagato con una storia epica, dipinta all’interno di quello scenario straordinario che sono le grandi praterie americane. Un libro che avrei voluto non finisse mai, che non esiterei troppo a definire capolavoro, e che rispecchia in toto i suoi personaggi, sospesi nel tempo, che sembrano poter vivere per sempre.

Fidatevi di lui e, se volete, fidatevi anche un po’di me.




 

VOTO: 5/5


Qualche informazione utile…

Titolo originale: Lonesome Dove

Casa editrice: Einaudi

Anno di edizione: 2017

Pagine: 937

Prezzo: 28,90 € copertina rigida – 15,20 € copertina flessibile

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