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Le età di Lulù | Almudena Grandes

di Sara Borgio


Lulù, ora devi promettermi che non dimenticherai due cose importanti. La prima è che sesso e amore sono due cose distinte. La seconda è che tra noi due è stato un atto d'amore.


I Lettori di via Cavour, per questa edizione, hanno deciso di compiere un viaggio metaforico per l’Europa, scegliendo diversi romanzi ambientati e scritti da autori di diversi Paesi. Alla sottoscritta è toccata la Spagna - Paese che, dal punto di vista letterario, conosco molto poco (o per niente). Mi sono quindi prodigata per la scelta del libro da discutere insieme ma, ahimè, il risultato non è stato per nulla quello sperato, colpa anche delle recensioni di lettori e critica (spoiler).


Non avendo familiarità con autori spagnoli ho navigato alla ricerca di romanzi da proporre e mi sono imbattuta in Maria Almudena Grandes che, diciamolo, sulla carta ha un curriculum di tutto rispetto. Nata a Madrid nel 1960 e sposata con il poeta Luis Garcìa Montero, attuale direttore dell'Istituto Cervantes, è morta nel novembre 2021 di cancro, di cui è stata malata per lungo tempo e di cui aveva raccontato in prima persona in radio.


"Perdiamo una delle scrittrici di riferimento del nostro tempo" ha scritto su Twitter il premier spagnolo Pedro Sanchez, ricordandola.

"Oggi la letteratura spagnola e i progressisti sono in lutto", ha twittato il ministro della Cultura spagnolo, il socialista Miquel Iceta.

Anche El País, il quotidiano con cui Grandes aveva spesso collaborato, ha voluto sottolineare il valore civico oltre che letterario delle sue opere, definendola la voce per eccellenza degli "sconfitti del XX secolo spagnolo".


Continuando nella ricerca, leggiamo che, attraverso i suoi libri, non solo ha ripercorso le vicende tragiche della storia del suo Paese nel corso del Novecento ma è stata anche interpretate e ha dato voce ai cambiamenti culturali e sociali, primo fra tutti quello riferito alla morale sessuale, nella transizione dalla dittatura alla democrazia, ma anche il desiderio di progresso e di libertà della società spagnola.

Con queste premesse, la Grandes mi è sembrata l’autrice su cui puntare per mettere anche un po’ di pepe nel programma di letture.




La mia scelta è ricaduta sul primo romanzo da lei pubblicato, Le età di Lulù (1989), opera

erotica che le valse la vittoria all'undicesima edizione del premio La Sonrisa Vertical e una trasposizione cinematografica diretta da Bigas Luna l'anno successivo, con Francesca Neri e Javier Bardem come protagonisti.

La critica accolse positivamente il romanzo, che venne tradotto in più di venti lingue.

È fatta!”, penso ingenuamente, “se dal libro hanno tratto un film, non può che essere bello”.

Lezione imparata: non fidatevi delle recensioni che leggete su internet, specialmente se sono tutte positive (scritto ironicamente da chi si cimenta direttamente con una recensione).



Lulù vive la sua infanzia nella Spagna franchista, in una famiglia numerosa dove fatica a trovare il suo spazio. Alla ricerca di continue attenzioni, vive la sua iniziazione al sesso a 15 anni con Pablo, intellettuale d’opposizione di 12 anni più grande di lei e amico del fratello maggiore Marcelo. Il loro rapporto, dopo un periodo di separazione, si fonda totalmente sul libertinaggio e sfocia in un matrimonio che la vede ridotta a una condizione di moglie bambina. Il matrimonio, da cui nasce una figlia, naufraga e con esso si perde anche la stessa Lulù, in fuga da Pablo e alla ricerca di se stessa. La nuova età di Lulù, quella di donna adulta, rimane legata ad un mondo in cui la sessualità è quella torbida dei bassifondi madrileni che esplora principalmente con Ely, transessuale amica della coppia.


Pur non essendo un romanzo permeato della cultura spagnola (i riferimenti alla Spagna - oltre ai luoghi citati - sono limitati), il libro è scritto bene ed è scorrevole.

I Lettori, tuttavia, non hanno apprezzato la mancanza di approfondimenti psicologici e l’assenza di una vera evoluzione della protagonista. Contestualizzandolo alla fine degli anni ‘80, si può comprendere che abbia suscitato scalpore, pur sembrando - agli occhi del lettore moderno - un libro scritto allo scopo di scandalizzare e far parlare di sé.

Personalmente ho trovato uno spunto interessante nel rapporto tra Lulù e Pedro, che ho identificato come quello tra preda e predatore, oltre che la ricerca di Lulù di diventare a sua volta predatrice - anche se con pessimi risultati.


Il mio voto finale al romanzo è stato di piena sufficienza, anche se non me la sentirei di consigliarvene la lettura. In generale, per i Lettori di via Cavour è un NO!



 

VOTO: 2/5


Qualche informazione utile…

TITOLO ORIGINALE: Las edades de Lulu

CASA EDITRICE: Guanda Editore

PRIMA EDIZIONE: 2022

PAGINE: 240

PREZZO: 12 €


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