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Trilogia della pianura | Kent Haruf

di Ellis Bottazzo



C’è troppa solitudine qui. Prima o poi morirete senza aver avuto neppure un problema in vita vostra. Non del tipo giusto, comunque. Questa è la vostra occasione.


C’è qualcosa di magico nell’autore che voglio presentarvi oggi, ve lo dico subito. Così, di getto, senza mezzi termini o giri di parole. E vi dico anche che ci sono molti grandi lettori che non sono per nulla d’accordo con questo assunto.

Infatti, da una statistica condotta dal sottoscritto con metodi rigorosamente non scientifici e basata solo ed esclusivamente su sensazioni personali, si è osservato che coloro che sembrano apprezzare meno Kent Haruf sono in realtà i lettori che leggono di più. I lettori “schiacciasassi”. I “macina pagine”. I “mangia libri”. Insomma, ci siamo capiti.


Kent Haruf è semplicemente delicato. Nell’approcciarsi a un suo libro, non dobbiamo aspettarci le bordate di Stephen King o i colpi di scena di Ken Follett.

Intendiamoci, di colpi di scena ce ne sono, ma si realizzano in modo molto più intimo e legato alla percezione del lettore. Come in tutte le cose che non siano banale pranzo al fast food, occorre prendersi del tempo. Occorre apprezzare le pagine come si apprezza un buon rosso mentre si è in poltrona (e vi risparmio il camino, il poggiapiedi, la copertina in plaid e il quadro squisitamente invernale che ne stava scaturendo), cercare di gustare la straordinaria normalità dei personaggi coinvolti e del loro pezzetto di vita raccontato magistralmente in quelli che alla fine forse, più che romanzi, sono delle lunghe poesie sulla vita americana contemporanea.

Per questo e per molti altri motivi, è davvero faticoso immaginare di leggere questi libri con supporti digitali.


I tre libri che vi voglio assolutamente convincere a leggere, come detto, in forma rigorosamente cartacea, sono: Canto della pianura, Crepuscolo, e Benedizione, che insieme formano la Trilogia della Pianura.

Per ragioni sconosciute, la casa editrice italiana NN Editore ha pubblicato in Italia come primo libro Benedizione, a seguire gli altri due. Il mio consiglio è di cominciare da Canto della pianura e chiudere con Benedizione.

La cornice comune è Holt, città immaginaria del Colorado, poco più di una stazione di servizio con una chiesa e un po’ di case tutt’attorno.

In ogni romanzo sono presenti come protagonisti più personaggi. Anche se le loro storie, ancorché intrecciate, procedono per lo più su linee parallele, si intravede una trama portante e un’allegoria comune di fondo.

Il grande tema di Canto della Pianura, scritto nel 1999, è rappresentano dalla nascita.

La situazione è tremendamente semplice: una ragazza molto giovane, Victoria, rimane incinta e viene buttata fuori di casa da sua madre. In qualche modo, durante la gravidanza, si ritrova ad essere ospitata a tempo indeterminato nella casa di due vecchi allevatori del luogo, fratelli, entrambi non sposati, con un background di interazioni umane che non sono andate molto oltre il rapporto tra loro stessi.

L’incognita vera non è solo la nascita della creatura che Victoria porta in grembo, ma la ri-nascita, possibile o meno, di una vita condotta per settant’anni in un certo modo, che ad un tratto viene decisamente sconvolta.

La metafora di Crepuscolo (2004), secondo romanzo della Trilogia della Pianura, è il cambiamento. I personaggi sono quasi gli stessi del primo romanzo, ma qualcosa nelle loro vite cambia. Come ci si adatta al cambiamento? E soprattutto, è davvero necessario farlo?

Con Benedizione (2013) si spegne il ciclo di romanzi su Holt, e si spegnerà, poco dopo, anche lo stesso Kent Haruf, a fine 2014. Inutile dire che in questo caso è la morte a tenere banco, il rapporto degli uomini con essa, e l’accompagnamento all’ineluttabile. Il tutto raccontato con un garbo silenzioso, quasi in punta di piedi, cercando di non disturbare troppo.

E forse è proprio questo tratto che ha fatto sì che molti lettori si innamorassero di lui. La capacità straordinaria di raccontare con dolcezza e soavità alcuni dei più grandi temi della vita.


Qualcuno si è detto sorpreso dalla popolarità di questo autore, peraltro realizzatasi per la maggior parte post mortem. A parere di chi scrive, si tratta di piccoli capolavori, che bisogna avere la sensibilità giusta per cogliere.

Abbiamo di fronte un signore americano che aveva qualcosa di importante da dire, qualcosa che avrebbe forse voluto urlare a squarciagola, e che ha scelto di raccontare sussurrando. Un messaggio potentissimo, reso ancora più potente dalla scelta della modalità di comunicazione.

Possiamo cogliere l’occasione per imparare qualcosa anche noi.

Se non altro, possiamo imparare che l’irruenza non è quasi mai il modo migliore per trasmettere qualcosa.

Buona lettura.




 

Canto della Pianura

VOTO: 5/5


Qualche informazione utile...

Titolo originale: Plainsong

Casa editrice: NN Editore

Anno di edizione: 2015

Pagine: 598

Prezzo: 18 €

Crepuscolo

VOTO: 4/5


Qualche informazione utile...

Titolo originale: Eventide

Casa editrice: NN Editore

Anno di edizione: 2015

Pagine: 320

Prezzo: 18 €

Benedizione

VOTO: 5/5


Qualche informazione utile...

Titolo originale: Benediction

Casa editrice: NN Editore

Anno di edizione: 2015

Pagine: 280

Prezzo: 18 €

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