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Jurassic Park | Michael Crichton

di Ellis Bottazzo



Non c'è alcuna umiltà dei confronti della natura. C'è solo la filosofia del diventa-ricco-presto, fatti-presto-un-nome. Imbroglia, menti, falsifica: non ha importanza. Non per te, o per i tuoi colleghi. Nessuno ti criticherà. Nessuno ha standard etici. Stanno tutti cercando di fare la stessa cosa: fare qualcosa di grande, e farlo presto. E poiché puoi arrampicarti sulle spalle dei giganti, ti è possibile realizzare qualcosa velocemente. Prima ancora di sapere di preciso di cosa si tratti, sei già lì a divulgarlo, brevettarlo e venderlo. E il compratore avrà ancora meno disciplina di te. Il compratore si limita ad acquistare il tuo potere, come una qualsiasi merce. Il compratore non concepisce nemmeno l'idea che una qualche disciplina possa essere necessaria.

Come molte persone più sagge di me mi hanno insegnato, il piacere della lettura non è solo impegno, stile o ricerca di innovazione. La lettura è anche (e, forse, soprattutto) intrattenimento. Ed è questo che oggi mi spinge a parlarvi di un’opera squisitamente pop come Jurassic Park, di Michael Crichton. Tutti abbiamo detto nella nostra vita, almeno una volta, “era meglio il libro”, e pensate che “I Lettori di Via Cavour” hanno dedicato un’intera edizione (la prima) a questo concetto. Jurassic Park però non figurava all’interno della scaletta dell’edizione. È forse questo uno dei rarissimi casi in cui “è meglio il film”? Partiamo da un presupposto di fondo. Il film l’abbiamo visto tutti, e se qualcuno non l’ha visto, mi dispiace per lui, ma il punto è che la maggior parte delle persone, tra cui lo scrivente, si approccia alla lettura di quest’opera con la pellicola di Spielberg in testa. Forse non tutti sanno che... la Universal acquistò i diritti del libro ancora prima che venisse pubblicato (nel 1990). Spielberg, da sempre grande ammiratore di Crichton, credeva molto nel progetto e volle coinvolgere lo stesso Crichton come sceneggiatore. Tuttavia la riscrittura dell’adattamento cinematografico, ancorché confezionata parzialmente dallo stesso autore, ha reso l’opera di Spielberg, per quanto magistrale sotto molti aspetti per una pellicola di inizio anni ’90, enormemente diversa rispetto al romanzo dal quale fu tratto, tanto da farlo sembrare più un film “liberamente tratto” che una trasposizione cinematografica vera e propria. Il libro si divide in sette parti, dette “iterazioni”, tutte precedute da una massima di Ian Malcolm, il matematico vestito di nero, interpretato da Jeff Goldblum nel film, che appare nel romanzo molto più serio, calvo e ancora più convinto della sua tesi secondo la quale l’uomo non dovrebbe mai giocare a fare Dio, soprattutto non in nome del profitto. È questo uno dei rari casi in cui un personaggio “sfonda” davvero nel romanzo. Malcolm ha una personalità molto definita, forse è la risposta che si dà l’autore stesso ad alcune delle tematiche che propone e, se gli perdoniamo qualche volo pindarico di troppo sulla teoria del caos, è in grado di lasciarci davvero qualcosa. Altra grande differenza che vale la pena di citare è la figura di John Hammond, che siamo abituati ad associare al simpatico e a tratti ingenuo imprenditore che ebbe l’idea del parco dei dinosauri. Questo gioviale signorotto vestito di bianco che continua a ripetere “qui non si bada a spese” è completamente stravolto rispetto al John Hammond originale, che appare a tratti spietato, una sorta di arrampicatore sociale disposto a tutto pur di far vedere la luce al suo progetto, anche a compromessi eticamente più che discutibili. Secondo l’autore stesso, Hammond dovrebbe essere una sorta di alter ego malvagio di Walt Disney.

La pseudoscienza di Crichton, che l’aveva reso celebre già in altre sue opere (Congo, per citarne una), trova in questo libro la sua massima valvola di sfogo. Innumerevoli sono in flashback, e in qualche caso anche flashforward, pregni di informazioni (pseudo)scientifiche, ovviamente non accurate, ma soprattutto, il romanzo è denso di accenni filosofici sulla vita, sull’uomo e sul bellissimo pianeta che abbiamo la fortuna di abitare.

Abitiamo qui solo da un batter d'occhio. Se domani non ci fossimo più, la Terra non sentirebbe la nostra mancanza.

Insomma, pur rimanendo un romanzo estremamente cinematografico, non siamo in presenza di un grande libro d’azione. Guidati dalla sapiente mano dell’autore, ci perdiamo spesso nelle sue riflessioni quasi saggistiche e non sempre condivisibili o a volte decisamente errate, che riusciamo a perdonare parzialmente, contestualizzandole in un testo del 1990, con tutti gli errori e le limitazioni che può contenere. Le scene di violenza estrema, presenti a tratti, non riescono comunque ad accelerare la lettura dell’opera. A dire il vero, dopo il blocco dei sistemi, il ritmo si fa molto più serrato, ma la cosa non fa altro che rendere il tutto fastidiosamente disomogeneo, con una prima parte estremamente lenta, almeno fino alla quarta iterazione, e una seconda parte in cui succede praticamente di tutto. Altro difetto importante, i personaggi a parte qualche raro caso, sono tutt’altro che memorabili, e il protagonista dell’opera è probabilmente il parco stesso, se non, in senso lato, la sfrenata ambizione umana, e la voglia di creare qualcosa di nuovo, di straordinario, indimenticabile e, soprattutto, vendibile.

C'è sempre qualche prova che gli scienziati erano là, a fare le loro scoperte. La scoperta è sempre uno stupro del mondo naturale. Sempre.

Insomma, se qualcuno volesse mollare per un momento Murakami & co. e dedicarsi a qualcosa di molto più pop, troverebbe un romanzo dal fascino innato e unico nel suo genere, anche se con molti difetti, nel quale l’intrattenimento, qualora ne fossimo in cerca, è sicuramente garantito, non solo ai fan della serie cinematografica, che paradossalmente potrebbero storcere il naso. Se il mondo dipinto da Crichton ci affascina anche solo minimamente, direi che vale la pena tentare un approccio all’opera, anche solo per poter finalmente dire, per una volta “era meglio il film”.



 

VOTO: 3,5/5


Qualche informazione utile...

CASA EDITRICE: Garzanti

ANNO EDIZIONE: 2006

PAGINE: 477

PREZZO: 14,00 €

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