Un libro per ogni girone dell’Inferno.
Un peccaminoso percorso letterario alla scoperta di quelli che Aristotele chiamava gli abiti del male.
Chi è senza peccato scagli la prima pietra…
*[Programma in corso di lettura]
Ira - Carrie di Stephen King
"Carrie è un’adolescente presa di mira dai compagni, ma ha un dono. Può muovere gli oggetti con il potere della mente. Le porte si chiudono. Le candele si spengono. Un potere che è anche una condanna. E quando, inaspettato, arriva un atto di gentilezza da una delle sue compagne di classe, un’occasione di normalità in una vita molto diversa da quella dei suoi coetanei, Carrie spera finalmente in un cambiamento. Ma ecco che il sogno si trasforma in un incubo, quello che sembrava un dono diventa un’arma di sangue e distruzione che nessuno potrà mai dimenticare."
VOTO: 4/5
Gola - La vegetariana di Han Kang
"«Ho fatto un sogno» dice Yeong-hye, e da quel sogno di sangue e di boschi scuri nasce il suo rifiuto radicale di mangiare, cucinare e servire carne, che la famiglia accoglie dapprima con costernazione e poi con fastidio e rabbia crescenti. È il primo stadio di un distacco in tre atti, un percorso di trascendenza distruttiva che infetta anche coloro che sono vicini alla protagonista, e dalle convenzioni si allarga al desiderio, per abbracciare infine l'ideale di un'estatica dissoluzione nell'indifferenza vegetale."
VOTO: 3/5
Lussuria - L'amante di Lady Chatterley di David Herbert Lawrence
"Ambientato nella profonda Inghilterra, L'amante di Lady Chatterley vuole rappresentare il contrasto irriducibile tra il vitalismo dei sensi e l'atrofizzazione della società industrializzata, una moderna riproposizione del classico contrasto fra "natura e cultura". Lo fa attraverso tre figure chiave: Sir Clifford, reso invalido e impotente dalla Prima guerra mondiale, bloccato su una sedia a rotelle, Lady Connie e il guardiacaccia Mellors. Questi ultimi intrecciano una relazione sempre più appassionata e sensuale, quasi una vera e propria iniziazione a quella serie di valori "naturali" che invece la civiltà delle macchine tende inesorabilmente a cancellare."
VOTO: 3-/5
Avarizia - Il mercante di Venezia di William Shakespeare
"Nasce con Il mercante di Venezia una delle prime grandi, plastiche figure del drammaturgo inglese, quella dell’ebreo Shylock, implacabile nell’esigere, come convenuto per contratto, la «libbra di carne» del mercante Antonio. Shylock diviene personaggio emblematico di una mutazione epocale che, mettendo in crisi i tradizionali valori "cavallereschi", introduce la cultura dell’intraprendenza economica, dell’idolatria del denaro e dei guadagni, in una Venezia centro di traffici e di affari."
VOTO: 3,5/5
Superbia - Il grande Gatsby di Francis Scott Fitzgerald
"Il misterioso, affascinante e inquieto Gatsby, con le sue feste stravaganti, il lusso e la mondanità di cui si circonda, non mira in verità che a ritrovare l’amore di Daisy. Ma è possibile ricatturare il passato? Nello scenario dei frenetici anni Venti il desiderio di Gatsby diventa emblema di un sogno di assolutezza, che la realtà frantuma e disperde."
VOTO: 3,5/5
Invidia - Il soccombente di Thomas Bernhard
"A un corso di Horowitz, a Salisburgo, si incontrano tre giovani pianisti. Due sono brillanti, promettenti. Ma il terzo è Glenn Gould: qualcuno che non brilla, non promettente, perché è. Una magistrale variazione romanzesca sul tema della grazia e dell'invidia, di Mozart e Salieri, ma ancor più sul tema terribile del non riuscire a essere."
VOTO: 2/5
Accidia - La noia di Alberto Moravia
"La noia ci offre un ritratto profondo e spietato di un individuo senza strutture, senza appoggi, alienato dalla vita sociale. È la storia del pittore borghese e sfaccendato Dino, assalito dalla noia verso tutto ciò che lo circonda, una storia di crisi, di fallimenti, di delusioni."
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