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Storie dal Nuovo Mondo (Nobel americani) - 2018/19

Storie dal continente americano. Con questo secondo programma ci siamo avventurati alla scoperta di romanzi e scrittori del "Nuovo continente", attraversandolo da nord a sud.

Un viaggio per le Americhe attraverso le penne di alcuni dei Premi Nobel del '900.


Le avventure di Augie March di Saul Bellow

"Un romanzo di formazione dalla forte componente autobiografica, popolato da una miriade di personaggi pittoreschi colti nel loro incessante movimento, in cui rivivono echi della tipica narrazione americana, soprattutto il tema twainiano della fuga, delle peripezie e del'iniziazione dell'eterno adolescente. Ambientato in una brulicante, indimenticabile Chicago degli anni Venti, il racconto segue le avventure del giovane Augie, che, costretto ai margini della società, si ingegna in tutti i modi a sopravvivere passando da un mestiere all'altro. Con la partenza per il Messico, spinto da una amante che lo convince ad addestrare aquile, inizia la sua picaresca avventura nel mondo; un viaggio rivelatore di mille incontri inaspettati, in cui anche le vicende belliche diventano occasioni per scoprire le verità più riposte dell'esistenza umana".


VOTO: 2,5/5


Memoria delle mie puttane tristi di Gabriel Garcìa Màrquez

"Giunto in tarda età, un giornalista eccentrico e solitario, appassionato di musica classica, scopre il piacere di contemplare il corpo nudo di una donna che dorme, «senza le urgenze del desiderio o gli intralci del pudore». Forse per la prima volta incontra l'amore, quello che non ha mai cercato nelle donne che ha incontrato e conosciuto, e trova «l'inizio di una nuova vita a un'età in cui la maggior parte dei mortali è già morta». Struggente e gioioso al tempo stesso, Memorie delle mie puttane tristi è un atto di magia narrativa che si impossessa dei nostri sentimenti, penetrando il mistero della vita".


VOTO: 2,5/5


Addio alle armi di Ernest Hemingway

"Guerra, amore e morte, temi fondamentali della narrativa di Hemingway, si intercciano in questo romanzo tra i più celebri e amati della letteratura di ogni tempo. Ispirato all'esperienza dello scrittore sul fronte italiano nella Prima guerra mondiale, Addio alle armi narra la diserzione di un giovane ufficiale americano durante la ritirata di Caporetto e la sua indimenticabile storia d'amore con una crocerossina. La viva percezione sia dell'incanto sia dell'estrema precarietà dell'esistenza, insieme al sentimento di rivolta contro il sangue versato ingiustamente, dà voce a una vibrata condanna della disumanità della guerra".


VOTO: 3/5


Jazz di Toni Morrison

"Harlem, 1926. Un venditore nero cinquantenne uccide la giovane amante di diciotto anni; al funerale, la moglie dell'uomo cerca di sfigurare la salma. Questo l'inizio del romando, il cui valore va però ben oltre l'intreccio: esso è soprattutto un grandioso affresco dell'America di colore, dove il jazz, la musica nera per eccellenza, rappresenta il principio unificante tematico, strutturale e stilistico della narrazione".


VOTO: 2,5/5


Nemici. Una storia d'amore di Isaac Bashevis Singer

"Un giorno, a una domanda sull'importanza che aveva avuto l'amore nella sua vita, Isaac Bashevis Singer rispose: «Grandissima, perché l'amore è amore della vita. Quando ami una donna ami la vita che è in lei». Ma che genere di amore è quello che lega Herman, il protagonista diNemici, a Jadwiga, la contadina polacca che lo ha salvato dalla deportazione nascondendolo per tre anni in un fienile, nutrendolo e curandolo, e che lui ha portato con sé a New York e ha sposato? E che genere di amore lo lega a Masha, la donna, scampata ai lager, del cui corpo non riesce a fare a meno, ma che percepisce come una minaccia – perché quel desiderio, più che alla vita, si apparenta alla morte? Ed è ancora amore il sentimento che lo lega alla moglie Tamara, che credeva morta e che gli riappare davanti all'improvviso? Di fronte a simili domande Herman è paralizzato, incapace di trovare una via d'uscita. A rendere tutto molto, molto più complicato è la fatica quotidiana del vivere, in quella New York che è sembrata un miraggio di felicità, ma che si rivela ogni giorno più inospitale e più aspra".


VOTO: 4/5


Vicolo Cannery di John Steinbeck

"Romanzo della maturità di John Steinbeck, ''Vicolo Cannery'' narra di un mondo in cui vivono usurai, pescatori, ruffiani, giocatori ed emarginati di tutte razze. In questo microcosmo di diseredati spicca la figura di un solitario e misterioso biologo che, nonostante la differenza di classe, si interessa a loro instaurando un rapporto di affettuosa amicizia e solidarietà umana. Insieme imparano a farsi burla del destino riuscendo a costruirsi un'esistenza degna di essere vissuta, che finisce per rendere questi personaggi eroi e simboli del vivere quotidiano.

Nella narrazione scanzonata delle avventure di questa umanità, Steinbeck restituisce il ritratto tragico e al tempo stesso comico di uomini e donne vittime di un grande equivoco morale, l'altro volto del benessere americano".


VOTO: 4,5/5

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